Onorevoli Colleghi! - Come è ormai noto la questione immigrazione è all'ordine del giorno.
Io stesso sono un emigrato e per questo cerco di capire e di venire incontro alle esigenze che si presentano a tutti coloro che approdano o giungono per altre vie sul nostro suolo.
Questo mio progetto di legge desidera anche essere una valida proposta alternativa agli ingressi incontrollati di stranieri e un freno al lavoro nero e allo sfruttamento delle persone che vengono in Italia con la convinzione e la speranza di costruire un futuro migliore di quello che si prospettava loro nella terra d'origine.
Nel nostro ordinamento è in vigore il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione per pubblica utilità, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327.
Questo testo unico affronta e disciplina diverse questioni, ma quella che maggiormente ha incontrato il mio interesse è quella della destinazione e dell'utilizzo dei terreni agricoli che derivano da espropriazioni effettuate dallo Stato.
Nella presente proposta di legge si prevede che lo Stato, dopo aver espropriato il terreno agricolo per qualsiasi causa (perchè proprietà di soggetti appartenenti alla criminalità, per motivi tributari o per ragioni comunque connesse a tali cause) e dopo aver individuato le necessità della comunità che risiede nel luogo in cui il terreno o i terreni espropriati sono ubicati, procede alla loro assegnazione in favore di cittadini extracomunitari attraverso appositi bandi pubblici.